La dinastia di Re Adelchi sopravvisse a Costantinopoli, ove Adelchi mutò nome acquisendo il rango di Patricus Romanorum, quale discendentedi costantino. Il Rango di Patricius di Flavio Teodoro Adalgiso Poto, detto Adelchi,spiega ilvolume dei Regni d'Italia sotto i barbari Epitome di Emanuele Tesauro(1600)equivaleva a quello di Grande Padre dell'Imperatore e Sovrano del Sublime Seggio.Era quindi carica di imperatore.
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Suo marito - Risultati da Google Libri
di Luigi Pirandello - 1994 - 254 pagine
… l’infelice famiglia degli ultimi re longobardi non fosse finita del tutto con la prigionia di Desiderio né con l’esilio di Adelchi a Costantinopoli; …
books.google.it/books?isbn=8809205146…
::: Storia di Milano ::: dal 701 al 800
Adelchi fugge a Costantinopoli. I primi atti dimostrano che Carlo non vede il regno longobardo distinto da quello franco. Concede infatti la Valtellina a St …
http://www.storiadimilano.it/cron/dal701al800.htm - 80k - Copia cache - Pagine simili
Alessandro Manzoni - dedica e notizie storiche - Adelchi
Adelchi abbandonò Verona, che s’arrese, e di là si rifugiò a Costantinopoli, dove, accolto onorevolmente, si fermò: dopo vari anni, ottenne il comando …
http://www.classicitaliani.it/ manzoni/manzoni_Adelchi_notizie.htm - 22k - Copia cache - Pagine simili
La Fondazione Longobarda denuncia la censura storica indiretta all’ultimo libro di Pirandello “suo Marito”. Dietro la protagonista , aspirante scrittrice di un libro sui discendenti italiani della Dinastia di Re Adelchi , ovvero i Principi Puoti,si cela non solo il tentativo di grazia Deledda di scrivere un libro sui discendenti di Adelchi, ma dello stesso scrittore Pirandello che non riusci’ a pubblicare un romanzo storico Il Potere temporale dei Papi ed i discendenti della dinastia di Re Adelchi. Il tema non piaceva alla Chiesa , ne’ al regime!
“Eh sì… non potrebbe farne a meno! Serve, serve tanto, sa? - Pei Longobardi? - Lei scherza sempre coi miei Longobardi, cattivo! - disse la signora Ely, minacciandolo graziosamente con un dito. - Gli serve per veder chiaro nei contratti, per sapere a chi affida le traduzioni e poi per rendersi conto del movimento letterario, per leggere gli articoli, le critiche dei giornali… - Ma Adelchi, Adelchi, - muggì il signor Ippolito. - Questa faccenda d’Adelchi come va? è proprio vera? - Vera? Ma se c’è la lapide, non gliel’ho detto? scoperta da me nella chiesetta di S. Eustachio a Catino presso Farfa, per una fortunata combinazione, circa sette mesi fa, mentre vi ero in villeggiatura. Creda pure, signor Ippolito, che re Adelchi non morì in Calabria come dice il Gregorovius. - Morì nel catino? - A Catino, già! Documento inconfutabile. Loparius, dice la lapide, Loparius et judex Hubertus… - Oh, ecco qua Giustino! - interruppe il signor Ippolito, fregandosi le mani. - Lo riconosco al passo. E tirò in gran fretta cinque o sei boccate grosse di fumo. ..La voluminosa opera inedita “Dell’Ultima Dinastia Longobarda e dell’origine del potere Temporale dei Papi.”con documenti inediti , nella quale ella aveva chiaramente dimostrato come qualmente l’infelice famiglia degli ultimi Re Longobardi non fosse finita del tutto con la prigione di Re Desiderio, ne’ con l’esilio di Adelchi a Costantinopoli , ma che anzi ritornata in Italia e rimpiattata sotto mentito nome , in un angolo di questa classica terra (l?Italia) a salvaguardarsi dall’ira dei Carolingi e dei Papi , fosse durata permolto , ma per molto tempo ancora”…(Pirandello)
Al di la’ della tipologia umana e sociopsicologica del romanzo incompiuto di Pirandello , dal titolo,” Suo marito”, la critica ufficiale ha trascurato la semiologia dell’opera di Pirandello”Suo Marito”. Non tutti gli editori,per esempio Mondadori , Meridiani-tutti i romanzi di Pirandello, per interessi ecclesiali e dinastici, hanno pubblicato una parte inedita del romanzo ,pubblicata invece da piccoli editori o all’estero, oggetto della produzione artistica della scrittrice,protagonista del romanzo , appassionata di cultura e storia longobarda.La difficolta’ di trovare un editore per la protagonista del libro “Suo marito ” ,sulla Dinastia di Re Adelchi e l’inizio del potere temporale dei Papi ” sta proprio in una vicenda personale di Grazia Deledda e dello scrittore siciliano, il quale non riusci’ mai a pubblicare documenti inediti comprovanti che la dinastia di Adelchi non era estinta,ma che era capostipite , attraverso il figlio Re Poto , rifugiatosi a Costantinopoli, della dinastia Poto di Castrum Komne(Puoti di Castelpoto) ovvero Comneno di Poti (Georgia)e Tommaso Paleologo e dei Canmore .Vieppiu’ , documenti inediti comprovano che Pirandello , ebbe rapporti con la dinastia dei Principi e marchesi Puoti , e sostenesse , come afferma la protagonista del suo romanzo, che la legittima discendenza di Re Poto figlio di Re Adelchi si celava dietro un cognome italiano(I Principi di Castelpoto, detti Poto o Puoti, pronipoti di Adelchi) . Pirandello fu ostacolato dagli editori, come lo fu’ lo stesso Manzoni(costretto a estinguere tutta la dinastia , nella tragedia Adelchi) perche’ spiegava che erede di Costantino era la dinastia Puoti (confermando la falsa donazione di Costantino e smentendo coloro che ritenevano estinta la dinastia di Costantino,tramite una seconda falsa donazione ai Farnese, confermando il potere temporale dei Papi. Il potere dei papi nacque dalla persecuzione della Dinastia di Re Desiderio che, comunque, ebbe la sua rinascita a Costantinopoli, quali erede di Costantino a Castrum Komne , da cui Comneno. Non a caso piu’ volte Pirandello nel romanzo rimasto inedito, allude al Castello di Costantino ,mentre la scrittrice protagonista , viene ghettizzata, perche’ smantella le tesi degli storici ufficiali e persino di Gregorovius!
Storia del regno dei Goti e dei Longobardi in Italia … - Risultati da Google Libri
martedì 13 ottobre 2009
venerdì 18 settembre 2009
Ducato di Grottolella
L'ufficio comunicazione della Fondazione Duchi Macedonio, ha formulato una diffida contro anonimi che hanno clonato email duchi Macedonio,gia' al vaglio della magistratura, creando riferimenti e recapiti non autorizzati dai legittimi duchi Macedonio, su facebook, o Fondazioni Macedonio clonate.
Ritiene inoltre doveroso rivolgersi ai cittadini di Grottolella, onde sia manifesto che la tutela della memoria storica e'un imperativo morale collettivo che va difeso. E' doveroso che i cittadini di Grottolella siano resi edotti che a regolamentare la imprescrittibilita' dei beni ecclesiali , sono leggi dello stato ,per giunta di chiese cappelle dinastiche ,legate al patrocinio di San Giovanni di Malta dei Principi duchi Macedonio, che non subiscono uso capione. Le vendite di Anna Caracciolo di terme, castello boschi, Taverna del Monaco, o donazione chiese furono inficiate in quanto , asseriva di aver ricevuto una donazione da Nicola Macedonio che non ha mai fornito.Gli eredi erano infatti ,secondo norme dinastiche che regolamentavano i ranghi dei titoli di Spagna quelli del maiorascato collaterale, nel caso la linea del Principe Duca Roberto Macedonio, che fu tenuto all'oscuro di tali illegittime vendite e disinformato dolosamente.Giova ricordare quanto lo stesso Duca Roberto eccepì di suo pugno,prima di morire, dando l'incarico alla cognata e cugina principessa Yasmin Hohenstaufen del recupero delle proprieta' di Grottolella e di altri feudi ,ossia i vizi del possesso: art.1163."Il possesso acquistato in modo clandestino non giova per l'usocapione , se non dal momento in cui la violenza o la clandestinita' e' cessata, cio' vale per tutte le proprieta' del Duca Roberto Macedonio,illegittimamente vendute.
1168 Azione di Reintegrazione .
Chi e' stato violentemente o occultamente spogliato del possesso , puo' entro l'anno del sofferto spoglio, chiedere contro l'autore di esso la reintegrazione del possesso.Se lo spoglio e' clandestino, iltermine per chiedere la reintegrazione decorre dal giorno della scoperta dello spoglio.La reintegrazione deve ordinarsi dal giudice sulla semplice notorietà del fatto , senza dilazioni (CPC70355)
2689 devono essere trascritte le sentenze da cui risulta acquistato per usocapione)t.Vieppiu' e' stata trafugata la salma della Duchessa Emilia Macedonio ,con suppellettili, guardaroba, quadri di Mattia Preti.Chi si riteneva proprietario della chiesa, sia pure illegittimamente, ossia o privati,o il comune, avrebbe dovuto presentare regolare denuncia."Per quanto riguarda le chiese, il comune riferì che non aveva alcun pregiudizio a restiuire al legittimo erede le chiese.Il Sindaco e l'assessore alla cultura chiesero pubblicamente,vedi Ottopagine, la donazione delle terme e della licenza in perpetuttum al Duca Roberto Macedonio, prima di morire, ilquale tuttavia voleva dal comune una ricognizione catastale di tutti isuoi beni, prima di decidere,cosa che invano abbiamo richiesto .Lo stesso duca Roberto Macedonio,di suo pugno, fece trasmettere al Comune una nota dove eccepiva i vizi del possesso.
Uff. Comunicazione
Duchi Macedonio
http://www.irpinianews.it/Comuni/news/news/?news=48532&comune=39
giovedì 17 settembre 2009
Ampio compenso a chi restituira' la salma della benefattrice Duchessa Emilia Macedonio trafugata dalla Cappella di San Giovanni di Grottolella
La Fondazione Duchi Macedonio,secondo le disposizioni degli eredi Principi Macedonio Aprile von Hohenstaufen Puoti, dell'ultimo duca Roberto Macedonio di Grottolella , deceduto il 26 maggio 2008, ha predisposto un congruo compenso a chi restituira' la salma della Mecenatica Benefattrice Preecellentissima Duchessa Emilia Cioffi Macedonio, trafugata dalla cappella San Giovanni dei Duchi Macedonio di Grottolella,unitamente ai suoi effetti, suppellettili ,ed il 30% del valore dei quadri di Mattia Preti,a coloro che li restituiranno ai legittimi eredi del Duca di Grottolella Principe Vincenzo Macedonio,ripreso anche nel quadro di Preti,scomparso dalla cappella.(Europress)
Ritiene inoltre doveroso rivolgersi ai cittadini di Grottolella, onde sia manifesto che la tutela della memoria storica e'un imperativo morale collettivo che va difeso. E' doveroso che i cittadini di Grottolella siano resi edotti che a regolamentare la imprescrittibilita' dei beni ecclesiali , sono leggi dello stato ,per giunta di chiese cappelle dinastiche ,legate al patrocinio di San Giovanni di Malta dei Principi duchi Macedonio, che non subiscono uso capione. Le vendite di Anna Caracciolo di terme, castello boschi, Taverna del Monaco, o donazione chiese furono inficiate in quanto , asseriva di aver ricevuto una donazione da Nicola Macedonio che non ha mai fornito.Gli eredi erano infatti ,secondo norme dinastiche che regolamentavano i ranghi dei titoli di Spagna quelli del maiorascato collaterale, nel caso la linea del Principe Duca Roberto Macedonio, che fu tenuto all'oscuro di tali illegittime vendite e disinformato dolosamente.Giova ricordare quanto lo stesso Duca Roberto eccepì di suo pugno,prima di morire, dando l'incarico alla cognata e cugina principessa Yasmin Hohenstaufen del recupero delle proprieta' di Grottolella e di altri feudi ,ossia i vizi del possesso: art.1163."Il possesso acquistato in modo clandestino non giova per l'usocapione , se non dal momento in cui la violenza o la clandestinita' e' cessata, cio' vale per tutte le proprieta' del Duca Roberto Macedonio,illegittimamente vendute.
1168 Azione di Reintegrazione .
Chi e' stato violentemente o occultamente spogliato del possesso , puo' entro l'anno del sofferto spoglio, chiedere contro l'autore di esso la reintegrazione del possesso.Se lo spoglio e' clandestino, iltermine per chiedere la reintegrazione decorre dal giorno della scoperta dello spoglio.La reintegrazione deve ordinarsi dal giudice sulla semplice notorietà del fatto , senza dilazioni (CPC70355)
2689 devono essere trascritte le sentenze da cui risulta acquistato per usocapione)t.Vieppiu' e' stata trafugata la salma della Duchessa Emilia Macedonio ,con suppellettili, guardaroba, quadri di Mattia Preti.Chi si riteneva proprietario della chiesa, sia pure illegittimamente, ossia o privati,o il comune, avrebbe dovuto presentare regolare denuncia."Per quanto riguarda le chiese, il comune riferì che non aveva alcun pregiudizio a restiuire al legittimo erede le chiese.Il Sindaco e l'assessore alla cultura chiesero pubblicamente,vedi Ottopagine, la donazione delle terme e della licenza in perpetuttum al Duca Roberto Macedonio, prima di morire, ilquale tuttavia voleva dal comune una ricognizione catastale di tutti isuoi beni, prima di decidere,cosa che invano abbiamo richiesto .Lo stesso duca Roberto Macedonio,di suo pugno, fece trasmettere al Comune una nota dove eccepiva i vizi del possesso.
Uff. Comunicazione
Duchi Macedonio
http://www.irpinianews.it/Comuni/news/news/?news=48532&comune=39
giovedì 17 settembre 2009
Ampio compenso a chi restituira' la salma della benefattrice Duchessa Emilia Macedonio trafugata dalla Cappella di San Giovanni di Grottolella
La Fondazione Duchi Macedonio,secondo le disposizioni degli eredi Principi Macedonio Aprile von Hohenstaufen Puoti, dell'ultimo duca Roberto Macedonio di Grottolella , deceduto il 26 maggio 2008, ha predisposto un congruo compenso a chi restituira' la salma della Mecenatica Benefattrice Preecellentissima Duchessa Emilia Cioffi Macedonio, trafugata dalla cappella San Giovanni dei Duchi Macedonio di Grottolella,unitamente ai suoi effetti, suppellettili ,ed il 30% del valore dei quadri di Mattia Preti,a coloro che li restituiranno ai legittimi eredi del Duca di Grottolella Principe Vincenzo Macedonio,ripreso anche nel quadro di Preti,scomparso dalla cappella.(Europress)
venerdì 10 aprile 2009
iI Corriere della Sera del 2004 riporta una notizia falsa che fu smentita dal Tribunale e dall'anticrimine sulla principessa Aprile Gelsomina
Attenzione la seguente notizia sul Corriere della sera, fu dettata da un poliziotto neoborbonico colluso con un clan di sequestratori della Locride. Fu una vera e propria carnevalata di uno squallido servitore dello stato che prendeva la tangente da fondi Sisde e dai mafiosi!
mercoledì 4 marzo 2009
Smentita a notizia infondata sul Corriere della Sera :Principessa Gelsomina Aprile von Hohenstaufen
ATTENZIONE:Questa notizia e' falsa! Corriere della sera 1.luglio 97
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denunciata falsa principessa. era finto anche il sequestro
Aprile Gelsomina 48 anni, che usurpava il titolo nobiliare, aveva riferito d' essere sfuggita ad un tentativo di rapimento dopo essere stata fermata per aver danneggiato l' auto di un amico e tentato di investire dei passanti
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Era realmente un clan colluso con i rapitori di Cristina Mazzotti !
Pagina 17
(1 luglio 1994) - Corriere della Sera
fu emanata da un poliziotto di Cz ,un certo C.all'Ansa, come da registrazione della redazione. Tale poliziotto risulto'' colluso con ambienti della ndrangheta.Disinformato credette di fare un favore al Ministro Scotti , ignaro che tra i due vi era profonda stima.Nessuno aveva chiesto al poliziotto di diffamare la principessa se non la sua stupida e provinciale avidita' di fare un favore ad un clan colluso con i sequestratori di Cristina Mazzotti e la speranza di fare un piacere a chi riteneva nemico della principessa Yasmin che nel frattempo si era riappacificata ed erano stati chiariti alcuni equivoci! il Poliziotto, si sbagliava! Venne fuori che a dettare il comunicato fu egli stesso alla redazione dell'Ansa, millantando di avere l'appoggio di Scotti. I giornalisti che conoscevano la collega rimasero esterrefatti e chiesero scusa a Yasmin!
Per diffamare la Principessa Yasmin riporto' inoltre una notizia destituita di fondamento, ossia che il Ministro Scotti l'avrebbe denunciata, in relazione ad una schermaglia sui giornali tra i due, suscitata in realta' da gelosie di parteners del ministro.
Semmai doveva esser vero il contrario!Cio' e' assolutamente falso. Era il poliziotto disinformato evidentemente che riteneva di fare un favore al Ministro , arrecandogli invece danni incommensurabili. La principessa Yasmin era stata prima addetta Stampa e poi Capo ufficio Stampa di Scotti, lavorando presso il Ministro con lealta' e devozione, per oltre un anno.La Stampa dell'epoca pubblico' delle lettere romantiche del Ministro scritte alla Principessa Yasmin, trafugate da una cameriera della principessa. Scotti era solo una persona sensibile, affascinato da una personalita' straordinaria come la Principessa Yasmin, con cui aveva un dialogo culturale e interessi in comune.Evidentemente cio' scateno' equivoci e gelosie infondate ed ingiustificate.Sono tanti gli ammiratori della Principessa Yasminche le scrivono lettere struggenti , solo un animo rozzo puo' equivocare!E' persino offensivo che le altre donne siano state gelose di Lei!
Ma resta tra i due una profonda amicizia e stima. Siamo ben lontani dai gossip attuali. I personaggi erano ad altissimo livello, sia per lo stile che per il calibro! Non scesero mai di tono!
Furono partners gelose a scatenare equivoci e guerre , e fraintesi, contro la principessa ignara di tutto!Cio' condiziono' i rapporti di lavoro.
In relazione alla notizia sul Corriere della Sera risulto' dopo che la principessa era stata vittima effettivamente di un clan colluso con sequestratori di San Luca ,che la stessa, con la sua coraggiosa testimonianza ,ha fatto condannare a Locri.Ed Ecco dopo mesi dalla notizia sul Corriere della Sera , l'Anticrimine di Locri , nell'informare il rinvio a giudizio di tale clan scrive che la principessa aveva ragione!
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Invitiamo gli Associati alle nostre Fondazioni a non coinvolgere il nome della principessa Yasmin, in difesa generosa, ma certamente non protocollare.
La principessa Yasmin viene tirata in ballo, evidentemente per dei nemici marginali, talora squallidi che si alimentano di ectoplasmi . Sono figli delle tenebre che nemmeno le fiamme dell'inferno riescono a illuminare. Non intendiamo censurare le opinioni degli associati , ma certamente e' doveroso una rettifica ai sensi leggi Stampa, poiche' morbosamente si tira in ballo una falsa notizia.
venerdì 30 gennaio 2009
Attenzione il Corriere archivio storico contiene notizia infondata sulla principessa Aprile Gelsomina
,Smentita a notizia archivio storico Corriere della Sera:Aprile Gelsomina
Si fa presente che l'archivio storico del Corriere della Sera del 94 reca una notizia destituita di fondamento e che fu oggetto di tempestive smentite e di cause vinte, relative alla principessa Yasmin , giornalista.(Vedi Sentenza Tribunale Cz del giudice illuminato , magistrato dr. Alessandro Bravin) Tale comunicato fu emanato direttamente da un poliziotto, come da registrazione con i responsabili dell'Ansa di CZ che risulto' colluso con mafia e servizi segreti .Egli tento' di tutelare ambienti di sequestratori della Locride che effettivamente tentarono una aggressione nei confronti della principesssa , ignara che il suo consulente di Locri fosse con tali clan colluso.Il Comunicato mirava a togliere la credibilita' al personaggio chiamandola falsa principessa , ma i periti araldici tedeschi ed inglesi conclusero che trattavasi di Altezza Imperiale e principessa per triplice Prosapia.Si dimostro' inoltre che era falso che la stessa avesse tentato di investire degli energumeni, bensi' che era sfuggita ad una aggressione con sequestro di persona.Tale clan era abituato a truffe a danno di gentildonne, e miravano infatti, attraverso il consulente a convincerla ad investire introiti della stessa in Societa' fasulle, come accadde con la Prof. contessa Carolina Nicita Ambrosio di Catanzaro la quale ha denunciato di truffa e falso in bilancio tale famiglia. La stessa, persona rispettabilissima , figlia di un ufficiale dei Carabinieri, esausta per la lentezza della giustizia del Tribunale di CZ, quotidianamente li maledice.
Il poliziotto , abusando del suo ruolo , tento' di screditare gratuitamente la principessa . Il processo porto' alla condanna di uomini di tali clan, proprio in virtu' della testimonianza della principessa Yasmin che appartiene a una delle piu' antiche dinastie d'Europa, sia da parte femminile che maschile.(Processo Frammartino hotel Oasi requisito dai Naps contro usurai e sequestratori della Locride condannati a seguito della testimonianza della giornalista Yasmin Gelsomina Aprile von Hohenstaufen che denuncio' al Presidente del Tribunale di Locri che l'hotel Oasi di Bovalino ,ove alloggiavano i Naps era corpo di reato di usura da parte dei neoproprietari collusi con usurai e sequestratori che lo avevano affittato ai Naps, ignari, e che gli stessi Naps erano controllati da video trasmittenti( A definirli collusi con i clan di San Luca e' lo stesso Pm Dr Muscolo ed i giudici che li condannarono) (Eurocomunication) . Falso inoltre che un ex Ministro l'abbia denunciata, semmai furono pubblicate lettere galanti dello stesso alla principessa Yasmin,da cui emergeva che il ministro era persona sensibile e romantica, comunque colpito dall'eccezionalita' del personaggio.Vieppiu' , a parte gli screzi, la principessa nutriva e nutre profonda stima e considerazione del Ministro, verso il quale ha espletato il ruolo di Capoufficio Stampa , con sincera e trasparente devozione.
Ma questo riguarda la Privacy!
Ufficio Stampa Cristianesimo ViventeAttenzione questa notizia e' falsa:fu emanata da un poliziotto di Cz ,un certo C.all'Ansa, come da registrazione della redazione. Tale poliziotto risulto'' colluso con ambienti della ndrangheta.Disinformato credette di fare un favore al Ministro Scotti , ignaro che tra i due vi era profonda stima.Nessuno aveva chiesto al poliziotto di diffamare la principessa se non la sua stupida e provinciale avidita' di fare un favore ad un clan colluso con i sequestratori di Cristina Mazzottti e la speranza di fare un piacere a chi riteneva nemico della principessa Yasmin che nel frattempo si era riappacificata ed erano stati chiariti alcuni equivoci! il Poliziotto, si sbagliava! Venne fuori che a dettare il comunicato fu egli stesso alla redazione dell'Ansa, millantando di avere l'appoggio di Scotti. I giornalist che conoscevano la collega rimasero esterrefatti e chiesero scusa a Yasmin!
Per diffamare la Principessa Yasmin riporto' inoltre una notizia destituita di fondamento, ossia che il Ministro Scotti l'avrebbe denunciata.
Semmai doveva esser vero il contrario!Cio' e' assolutamente falso. Era il poliziotto disinformato evidentemente che riteneva di fare un favore al Ministro , arrecandogli invece danni incommensurabili. La principessa Yasmin era stata prima addetta Stampa e poi Capo ufficio Stampa di Scotti, lavorando presso il Ministro con lealta' e devozione, per oltre un anno.La Stampa dell'epoca pubblico' delle lettere romantiche del Ministro scritte alla Principessa Yasmin, trafugate da una cameriera della principessa. Scotti era solo una persona sensibile, affascinato da una personalita' straordinaria come la Principessa Yasmin, con cui aveva un dialogo culturale e interessi in comune.Evidentemente cio' scateno' equivoci e gelosie infondate ed ingiustificate.Ma resta tra i due una profonda amicizia e stima. Siamo ben lontani dai gossip attuali. I personaggi erano ad altissimo livello, sia per lo stile che per il calibro! Non scesero mai di tono!
Furono partners gelose a scatenare equivoci e guerre , e fraintesi, contro la principessa ignara di tutto!Cio' condiziono' i rapporti di lavoro.
In relazione alla notizia sul Corriere della Sera risulto' dopo che la principessa era stata vittima effettivamente di un clan colluso con sequestratori di San Luca ,che la stessa, con la sua coraggiosa testimonianza ,ha fatto condannare a Locri.Ed Ecco dopo mesi dalla notizia sul Corriere della Sera , l'Anticrimine di Locri , nell'informare il rinvio a giudizio di tale clan scrive che la principessa aveva ragione!
Invitiamo gli Associati alle nostre Fondazioni a non coinvolgere il nome della principessa Yasmin, in difesa generosa, ma certamente non protocollare.
La principessa Yasmin viene tirata in ballo, evidentemente per dei nemici marginali, talora squallidi che si alimentano di ectoplasmi . Sono figli delle tenebre che nemmeno le fiamme dell'inferno riescono a illuminare. Non intendiamo censurare le opinioni degli associati , ma certamente e' doveroso una rettifica ai sensi leggi Stampa, poiche' morbosamente si tira in ballo una falsa notizia.
venerdì 30 gennaio 2009
Attenzione il Corriere archivio storico contiene notizia infondata sulla principessa Aprile Gelsomina
,Smentita a notizia archivio storico Corriere della Sera:Aprile Gelsomina
Si fa presente che l'archivio storico del Corriere della Sera del 94 reca una notizia destituita di fondamento e che fu oggetto di tempestive smentite e di cause vinte, relative alla principessa Yasmin , giornalista.(Vedi Sentenza Tribunale Cz del giudice illuminato , magistrato dr. Alessandro Bravin) Tale comunicato fu emanato direttamente da un poliziotto, come da registrazione con i responsabili dell'Ansa di CZ che risulto' colluso con mafia e servizi segreti .Egli tento' di tutelare ambienti di sequestratori della Locride che effettivamente tentarono una aggressione nei confronti della principesssa , ignara che il suo consulente di Locri fosse con tali clan colluso.Il Comunicato mirava a togliere la credibilita' al personaggio chiamandola falsa principessa , ma i periti araldici tedeschi ed inglesi conclusero che trattavasi di Altezza Imperiale e principessa per triplice Prosapia.Si dimostro' inoltre che era falso che la stessa avesse tentato di investire degli energumeni, bensi' che era sfuggita ad una aggressione con sequestro di persona.Tale clan era abituato a truffe a danno di gentildonne, e miravano infatti, attraverso il consulente a convincerla ad investire introiti della stessa in Societa' fasulle, come accadde con la Prof. contessa Carolina Nicita Ambrosio di Catanzaro la quale ha denunciato di truffa e falso in bilancio tale famiglia. La stessa, persona rispettabilissima , figlia di un ufficiale dei Carabinieri, esausta per la lentezza della giustizia del Tribunale di CZ, quotidianamente li maledice.
Il poliziotto , abusando del suo ruolo , tento' di screditare gratuitamente la principessa . Il processo porto' alla condanna di uomini di tali clan, proprio in virtu' della testimonianza della principessa Yasmin che appartiene a una delle piu' antiche dinastie d'Europa, sia da parte femminile che maschile.(Processo Frammartino hotel Oasi requisito dai Naps contro usurai e sequestratori della Locride condannati a seguito della testimonianza della giornalista Yasmin Gelsomina Aprile von Hohenstaufen che denuncio' al Presidente del Tribunale di Locri che l'hotel Oasi di Bovalino ,ove alloggiavano i Naps era corpo di reato di usura da parte dei neoproprietari collusi con usurai e sequestratori che lo avevano affittato ai Naps, ignari, e che gli stessi Naps erano controllati da video trasmittenti( A definirli collusi con i clan di San Luca e' lo stesso Pm Dr Muscolo ed i giudici che li condannarono) (Eurocomunication) . Falso inoltre che un ex Ministro l'abbia denunciata, semmai furono pubblicate lettere galanti dello stesso alla principessa Yasmin,da cui emergeva che il ministro era persona sensibile e romantica, comunque colpito dall'eccezionalita' del personaggio.Vieppiu' , a parte gli screzi, la principessa nutriva e nutre profonda stima e considerazione del Ministro, verso il quale ha espletato il ruolo di Capoufficio Stampa , con sincera e trasparente devozione.
Ma questo riguarda la Privacy!
Ufficio Stampa Cristianesimo Vivente
Pubblicato da heraldrynet a 12.26
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giovedì 9 aprile 2009
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